Dedico la calda mattina del 21 agosto 2018 ad una breve, facile escursione sui monti sopra casa, camminando alléùéä½ŗåØ騡ęŸęé°é¤ē Øra di sentieri prevalentemente nel bosco.
Appena raggiunto da Zogno S. Antonio Abbandonato ( raggiungibile anche da Val Brembilla) su strada asfaltata di circa 8 km , lascio la macchina al parcheggio nei pressi della Chiesa e sotto léùéä½ŗåØ騡ęŸęé°å¦¾ę”çresso al Cimitero.
Belli i panorami da S. Antonio Abbandonato sulle montagne circostanti, sulla bassa Valle Brembana e verso la Val Brembilla e sulla pianura .
Un evidente cartello indica il sentiero 505 da imboccare sulla destra (1 h per il Rifugio Monte Zucco e 1.30 per il Monte Zucco).
Il sentiero ben segnato (bolli bianco-rossi e gialli) entra, dopo breve tratto sui prati, nel bosco, che mi accompagna per tutto il percorso fino al rifugio, aprendosi solo ogni tanto nei dintorni di alcune cascine e baite sparse.
Quindi percorso alléùéä½ŗåØ騡ęŸęé°é¤ē Øra che mi ripara dal sole e dal caldo.
Il bosco éù??? costituito da piante di latifoglie con presenza di carpini neri e, in alcuni punti, da alti faggi secolari.
In prossimitéù??? della radura dei éùéä½ŗåØ騡ęŸå¦¶é”•ęœpiéùé???? il sentiero scorre tra due file parallele di piante molto vicine tra loro ed éù??? racchiuso da staccionate, dove attorno vi sono caratteristici numerosi grossi massi e pinnacoli rocciosi che emergono nel bosco e nei prati.
Quando termina il sentiero recintato si apre la bella radura prativa dei éùéä½ŗåØ騡ęŸå¦¶é”•ęœpiéùé????, punteggiata da alberi ombrosi, dove sorge il Rif. Monte Zucco,del G.E.S.P. (Gruppo Escursionisti San Pellegrino) a quota 1150 m.
Luogo molto frequentato dagli abitanti dei paesi vicini e dagli escursionisti, anche perchéù??? attrezzato per attivitéù??? ricreative e pic-nic .
Proseguo quindi sul sentiero 506 oltre il rifugio, passato un piccolo varco in un muretto, mi si presenta la cima del Monte Zucco, dominato dalla croce di vetta, la linea delle Prealpi Orobie in lontananza e una bella conca di prati su cui affiorano rocce dalle forme curiose e dove éù??? situata una cascina con le mucche al pascolo.
Continuo lungo il sentiero delimitato dalle recinzioni attraverso i prati, fino al successivo cartello, dopo esser passato presso una cascina ben ristrutturata.
Seguendo le indicazioni prendo a destra e salgo in decisa salita nel bosco su un terreno di rocce ed erba. In breve arrivo in cresta e vedo giéù??? la croce che indica la vetta.
Continuo sul sentiero di cresta con dei leggeri sali-scendi, protetti da alcuni cavi su tratti piuttosto esposti e ripidi.
Infine raggiungo la cima di Monte Zucco, a quota 1232 metri, dove domina léùéä½ŗåØ騡ęŸęé°ē€¹ē’½a croce di vetta di ferro, alta circa venti metri, realizzata con moltéù??? abilitéù??? dai Soci del G.E.S.P. , utilizzando pezzi di traliccio elettrico.
Davanti alla croce éù??? collocato una piastra déùéä½ŗåØ騡ęŸęé°é¤ē«”entamento delle cime montuose visibili dalla vetta.
Accanto alla croce, progettata dall'arch. Alberto Fumagalli, éù??? stata costruita, sempre dai Soci del G.E.S.P., una cappella in cemento con vetri di Murano a ricordo dei sacerdoti di S. Pellegrino Terme, mons. Lorenzo Dossi e don Giuseppe Falconi.
Vicino sorge la baita G.E.S.P.
Bellissimo il panorama a 360éù???, anche se in questa calda giornata estiva la visibilitéù??? éù??? piuttosto ridotta per foschia.
Bella la vista sui paesi e i monti della media e alta Val Brembana con in primo piano, sotto, a picco, léùéä½ŗåØ騡ęŸęé°ē€¹ę‘tato di San Pellegrino Terme, attraversata dal corso del fiume Brembo.
Bella la vista sulle Prealpi circostanti. Goduti i panorami di vetta, ripercorrendo in senso inverso il percorso di salita, mentre il caldo si fa ben sentire anche alléùéä½ŗåØ騡ęŸęé°é¤ē Øra del sentiero del bosco , rientro a S. Antonio Abbandonato, da dove torno a casa per il pranzo.